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Nel contesto italiano, il ruolo che assume la casa nell.esperienza del migrante risulta tanto più centrale tanto più il suo progetto migratorio è maturato in direzione della sua stabilizzazione insediativa, della possibilità di una progettualità a lungo termine che riguardi la sua famiglia e non più lui solo, come nel caso della migrazione stagionale. Partendo da tale considerazione, nel volume si esamina la "questione abitativa" degli immigrati sotto due aspetti. Il primo è quello dell'esperienza degli immigrati stessi, considerando la casa sia come bisogno legato al loro inserimento sociale, sia come luogo di relazione. Il secondo è quello che considera la casa come indicatore d'integrazione e come problematica relativa alle politiche sociali in tema d'immigrazione. Ci si riferisce al fabbisogno abitativo degli immigrati sulla base delle vicende migratorie che hanno caratterizzato l'Italia e che possono essere ricondotte a elementi quali la diversa composizione degli arrivi, i processi di ricongiungimento, e che riguardano la stabilizzazione insediativa degli immigrati. Si descrivono le modalità del "percorso accidentato" che si trovano a dover intraprendere gli immigrati nella ricerca di un alloggio che risponda alle loro esigenze di "persone" e si vedranno in atto le discriminazioni che questi soggetti subiscono, gli ostacoli che incontrano e le strategie da essi attivate per far fronte a questa situazione.